La vicenda dell’antenna 5G che la compagnia telefonica Iliad installerà nella zona della Lama, nel Centro Storico di Martina Franca, continua a suscitare forti polemiche. Dopo la sentenza del TAR di Lecce, che ha accolto il ricorso dell’azienda contro il Comune, l’amministrazione si trova ora a fare i conti con un’autorizzazione concessa per silenzio-assenso, a causa della mancata opposizione nei tempi previsti.

Oggi pomeriggio, il Consiglio Comunale si riunisce per discutere il possibile riconoscimento della Lama come sito di interesse culturale, una mossa che potrebbe rallentare o bloccare il progetto, anche se resta da capire se sia ancora possibile intervenire efficacemente dopo la sentenza del tribunale amministrativo.

Nel frattempo, le critiche per la gestione della vicenda non si placano, con associazioni, comitati di cittadini e opposizione che puntano il dito contro l’amministrazione comunale.

Luca Conserva: “Il paesaggio sacrificato agli interessi privati”

Tra le voci più critiche c’è Luca Conserva, presidente dell’Associazione Artigiana di Martina Franca, che denuncia la passività dell’amministrazione e il rischio di deturpazione del paesaggio.

“Qui alla Lama verrà installata un’antenna che rovinerà questo scorcio di Martina così caratteristico. Abbiamo già visto in Valle d’Itria come un’antenna, collocata vicino a trulli e masserie, possa rovinare un paesaggio che dovrebbe essere tutelato. La questione non è se le antenne debbano essere installate o meno, ma dove debbano essere posizionate. Altri comuni hanno trattato con le aziende per trovare soluzioni meno impattanti. Perché qui non è stato fatto?”

Secondo Luca Conserva, l’Amministrazione avrebbe consentito che gli interessi delle multinazionali e dei privati che affittano gli spazi per le antenne prevalessero su quelli collettivi.

“L’identità del territorio dovrebbe essere al primo posto. Molte associazioni stanno lavorando per rafforzarla, per riportare i giovani e per attrarre persone e turisti. Invece, assistiamo a un’amministrazione che, nel migliore dei casi, si è dimostrata distratta e poco attenta. Il Comune significa ‘cosa di tutti’, ma qui sembra che tutto venga privatizzato.”

L’assessore Ruggeri: “Lavoriamo per una soluzione alternativa con Iliad e avviamo l’annullamento in autotutela”

Dal canto suo, il Comune cerca di difendersi dalle accuse e di individuare una possibile soluzione. L’assessore alle Attività Produttive Roberto Ruggeri assicura che è in corso un dialogo con Iliad per valutare una diversa collocazione dell’antenna, oltre all’avvio di un procedimento amministrativo per contestare il silenzio-assenso.

“Abbiamo avviato un’interlocuzione con l’azienda per evitare quell’installazione. Mi assumo la responsabilità politica di questa dichiarazione perché, al netto del silenzio-assenso e della sentenza del TAR, l’interesse dell’amministrazione è che quell’antenna non venga collocata in quel punto. Penso che Iliad possa essere favorevole a una diversa collocazione.”

Ma perché si è arrivati a questa situazione? Ruggeri spiega che nessun ente preposto aveva espresso pareri negativi prima della scadenza dei 60 giorni.

“Tutti gli enti che si dovevano esprimere non avevano dato parere negativo. Questo significa che, anche se il Comune avesse risposto in tempo, la richiesta di Iliad sarebbe stata comunque approvata. L’ARPA ha espresso parere favorevole, l’ufficio paesaggio del Comune ha dichiarato di non avere competenza sul sito e la Soprintendenza, pur evidenziando che l’antenna avrebbe alterato lo skyline, si è dichiarata incompetente sulla questione.”

Annullamento in autotutela e riconoscimento della Lama come sito culturale

Oltre al tentativo di trattare con Iliad, il Comune ha deciso di avviare un procedimento di annullamento in autotutela del provvedimento di silenzio-assenso, basandosi sugli elementi emersi dalla sentenza del TAR.

“Adesso l’ufficio SUAP avvierà il procedimento per l’annullamento in autotutela di quel provvedimento che si è formato con il silenzio-assenso, proprio sulla scorta di quanto ha pronunciato il TAR. Questo dal punto di vista amministrativo.”

Parallelamente, il Consiglio Comunale, riunito oggi pomeriggio, discuterà il possibile riconoscimento della Lama come sito di interesse culturale, una mossa che potrebbe rafforzare la tutela dell’area e complicare l’installazione dell’antenna.

“Questa strada, proposta dalla consigliera Lenoci, è stata appoggiata da moltissimi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. È una soluzione valida perché riconosce a questo luogo il giusto valore culturale e paesaggistico. Inoltre, già nel 2022 la Soprintendenza aveva evidenziato l’esistenza di un vincolo su quest’area.”

Ora resta da capire se l’annullamento in autotutela avrà basi giuridiche sufficienti per contestare il silenzio-assenso e se il riconoscimento culturale della Lama potrà influenzare le decisioni future su quell’area.

La vicenda resta aperta e il Consiglio Comunale di oggi potrebbe essere un momento cruciale per delineare le prossime mosse dell’amministrazione.

Il Comitato Spontaneo: “Uno sfregio alla storia della città”

Nel frattempo, cresce il malcontento tra i cittadini. A farsi portavoce delle proteste è il Comitato Spontaneo di Via Mercadante, rappresentato da Michele Pastore, che denuncia i rischi per il patrimonio storico della città.

“La Lama è un paesaggio unico, rimasto intatto per oltre 200 anni. È frutto di un’intuizione urbanistica che ha preservato la storia della città. Vederlo deturpato da un’antenna così impattante ci dà sgomento. Non possiamo accettare che un sito così importante venga modificato senza un adeguato dibattito pubblico.”

Alba Lupoli, segretaria cittadina (PD): “L’amministrazione ha perso il controllo della situazione”

Sulla questione è stata contattata anche Alba Lupoli, segretaria cittadina del Partito Democratico, che ha espresso preoccupazione per la mancata opposizione nei tempi previsti e ha sollevato interrogativi sulla gestione del piano antenne.

“È incredibile come su una questione di tale importanza il Comune non sia riuscito a emettere nei tempi congrui il provvedimento di diniego, facendo sì che sul punto si formasse un silenzio-assenso. Non avevamo certo nostalgia dei tempi in cui gli interventi sul territorio venivano determinati dai privati con il silenzio inerte del Comune.”

Lupoli sottolinea come la vicenda abbia messo in imbarazzo il PD, che non può che essere dalla parte dei cittadini che si sono mobilitati per la tutela di un sito storico della città.

“Occorrerebbe sapere che fine ha fatto l’incarico dato dall’amministrazione Ancona, di cui ho fatto parte in qualità di Consigliere Comunale, per redigere un piano delle antenne che doveva servire proprio a disciplinare queste installazioni sul territorio. Procedimento seguito dall’allora e attuale Assessore Nunzia Convertini.”

La battaglia continua: oggi il Consiglio Comunale decide

Oggi pomeriggio il Consiglio Comunale discuterà la proposta per il riconoscimento della Lama come sito di interesse culturale, ma resta da capire se questa mossa sarà sufficiente a fermare l’installazione dell’antenna o se ormai la sentenza del TAR ha già segnato il destino dell’area.

Nel frattempo, i cittadini attendono risposte, mentre l’amministrazione cerca una via d’uscita per correggere quello che ormai in molti definiscono un errore imperdonabile di gestione politica e amministrativa.

Luciana Convertini

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