
Il 25 luglio 2024, il Consiglio Comunale di Martina Franca ha adottato all’unanimità il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), un evento storico per la città che attendeva questo momento da decenni. Nel suo discorso, il Sindaco Gianfranco Palmisano ha evidenziato come il PUG metta al centro la persona e i suoi bisogni, sostenendo la competitività della città attraverso il miglioramento dei servizi culturali, commerciali, sociali e sanitari.
Il piano prevede il recupero, il riutilizzo e la riconversione delle aree esistenti, limitando il consumo del suolo e promuovendo la rigenerazione urbana. Include la creazione di nuove aree verdi, la valorizzazione delle aree produttive, il miglioramento delle infrastrutture e l’incremento della mobilità sostenibile.
Va segnalata l’assenza dal consiglio comunale di tre consiglieri di opposizione: Basile, Gallone e Lillo.

Allegato: Discorso del Sindaco Gianfranco Palmisano in qualità di Assessore all’Urbanistica, sulla base dell’istruttoria effettuata dai competenti uffici e servizi comunali ai sensi del combinato disposto degli artt. 49 e 147 bis T.U.E.L. d.lgs. n. 267/00 e s.m.i..
Cesare Brandi negli anni ‘60 nel suo saggio “Pellegrino di Puglia” aveva definito Martina Franca “modellata come una statua, dipinta come un quadro”,tracciando l’essenza e l’identità della nostra città, definendosi incantato dai nostri trulli e dalle nostre campagne, dal candore del centro storico, ammirando le bellezze architettoniche di questo territorio, intriso di storia, di arte e di bellezza, frutto del lavoro e dell’operosità del nostro popolo.
Nella “città dell’Ascolto” è essenziale mettere al centro della pianificazione territoriale soprattutto “la persona e i suoi bisogni”. L’Amministrazione comunale, nella riapertura della fase della partecipazione, attraverso l’osservatorio della Bellezza, ha continuato l’ascolto dei bisogni della città, dei suoi abitanti, del suo tessuto produttivo e del mondo associativo che è anima e cuore pulsante di questa città.
Per questo si è inteso sostenere la competitività della città dando impulso alla qualità dei servizi resi, valutando il grado di efficienza dell’esistente per procedere alla creazione e al miglioramento degli stessi, siano essi di natura culturale, commerciale, sociale, socio-assistenziale, per il tempo libero o la cura della salute della persona nella sua accezione più ampia, fondando l’azione pianificatoria sulle tre “R” (Recupero, Riutilizzo e Riconversione).
Il destino della “città del Futuro” dipende dalla ferma consapevolezza che occorre limitare il consumo del suolo, inteso quale bene comune e risorsa non rinnovabile, sostenere la rigenerazione urbana in una prospettiva di città europea e globale, migliorare la qualità urbana ed edilizia, tutelando e valorizzando il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, favorevoli sia all’uomo che alla conservazione della biodiversità e degli habitat naturali; In merito a questo punto, nella proposta di Piano è stata prevista una decisa premialità per tutti quegli interventi di recupero delle volumetrie esistenti, prevedendo bonus volumetrici e bonus in altezza, anche e soprattutto per quegli interventi volti a liberare spazi nel contesto urbano, da poter dedicare ai servizi e migliorare gli standard dei cittadini.
E’ importante, quindi, individuare un assetto urbano accessibile dove la visione ecologica prevalga nelle scelte di mobilità, dove il concetto di Sostenibilità ambientale si applichi sia alle aree produttive che alla residenza, anche attraverso il sostegno alla creazione di Comunità energetiche, in linea con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, stabiliti dall’ Agenda 2030, sottoscritta dai governi di 193 Paesi membri dall’ONU nel settembre 2015.
Le distanze tra luoghi della residenza e i luoghi del lavoro, dello studio, dello svago, del gioco, incidono molto sulla qualità della vita delle famiglie, pertanto occorre puntare su una “Mobilità soft” che sfrutti al meglio il concetto di prossimità, di inclusione, mirato a garantire e soddisfare le principali esigenze degli abitanti all’interno di ogni ambito territoriale, migliorando le interazioni sociali tra i cittadini: “vivere il quartiere” per rivitalizzare le periferie sia urbane che umane, per favorire lo sviluppo degli esercizi di vicinato, colmando il divario fra città, periferie e campagna e fra nuclei residenziali e aree produttive, per ridurre l’uso dell’auto e quindi del traffico e dell’inquinamento.
Nell’ambito nel nuovo assetto infrastrutturale, la circonvallazione rappresenta una struttura strategica sia per il territorio comunale che per un ambito territoriale di riferimento sovra-comunale di area vasta, che vede Martina Franca collocata in posizione strategica, sull’asse Taranto – Bari, nel contesto della Valle d’Itria.
Al fine di contribuire alla crescita del tessuto produttivo, occorre realizzare interventi di infrastrutturazione materiale e immateriale del territorio; interventi atti a creare e/o rafforzare le economie esterne di matrice territoriale, ma anche a creare vere e proprie strutture di servizio plurifunzionali. Accrescendo la centralità del territorio martinese, aumenterà la domanda di nuove localizzazioni produttive. E’ stato necessario prevedere ulteriori contesti urbanistici capaci di consentire la localizzazione di impianti produttivi e favorire cambi di destinazione d’uso. Pertanto sono state individuate nuove aree insediative, in linea con le osservazioni pervenute nella nuova fase di partecipazione. Nel merito, a seguito dei numerosi contributi delle associazioni ambientaliste e del settore produttivo, sono state escluse le aree di Gorgofreddo, favorendo la previsione di nuovi insediamenti in aree della città in cui vi è una maggiore presenza di servizi e di urbanizzazioni. A tal proposito sono state individuate nuove aree nella bretella compresa tra la città e la nuova circonvallazione, già oggetto di progettazione da parte di ANAS. Si è proceduto ad allargare il Contesto di Cicerone, dove attualmente insiste la zona industriale, implementando le aree dedicate agli insediamenti produttivi, favorendo l’ampliamento dell’esistente e prevedendo premialità in caso demolizione, ricostruzione ed efficientamento. Si è provveduto ad individuare nuove aree produttive nella zona del Pergolo.
Questa scelta di visione, anche in linea con i contributi della partecipazione, delle associazioni di categoria e con i lavori dell’Osservatorio della Bellezza è stata determinata dalla necessità: 1) di individuare aree in cui non insistono particolari vincoli ostativi ai nuovi insediamenti; 2) di individuare aree caratterizzate dalla vicinanza alla città; 3) di indicare aree dotate dalla presenza di servizi ed infrastrutture tali da favorire nell’immediato futuro nuovi insediamenti. E’stata prevista anche la possibilità di creare delle zone P.I.P. volte a favorire l’insediamento delle piccole e medie imprese.
Proprio nella previsione dei nuovi insediamenti produttivi in area Pergolo, al fine di migliorare la connessione delle nuove aree con il resto del territorio, sono state previste due nuove arterie stradali, capaci di collettare il traffico viario tra la nuova area produttiva, alla vicina Strada Statale 172. Tanto al fine di evitare di sovraccaricare via Guglielmi, già fortemente congestionata, soprattutto in periodo scolastico.
La nuova viabilità inoltre avrà, nella visione strategica dell’Amministrazione, l’obiettivo di proiettare la nuova area produttiva verso le più importanti infrastrutture del territorio Jonico, ossia il Porto di Taranto e l’Aeroporto di Grottaglie. Sempre in tema di aree produttive sono state previste nuove ed ulteriori aree nel Quartiere “San Paolo”, tanto anche come risultanza della fase di partecipazione con le associazioni di quello che è il quartiere più grande e popoloso del nostro agro. L’area di San Paolo sempre per le ragioni prima esplicitate, rappresenta un ambito strategico proprio per la sua proiezione geografica con le maggiori infrastrutture del territorio della Provincia di Taranto.
Martina è città della cultura e del Festival della Valle d’Itria. Proprio per questo nella pianificazione è stata prevista un’area da destinare alla creazione, mediante un concorso di progettazione internazionale, del nuovo Auditorium della musica. Un struttura moderna e polifunzionale, capace di raccogliere e sviluppare l’eredità della Fondazione Paolo Grassi. Una struttura che per l’allocazione rappresenterà una proiezione del patrimonio culturale e musicale sulla Valle da cui il Festival prende il nome e che ha reso il nostro territorio famoso in tutto il mondo.
L’agricoltura nel territorio martinese non è solo un’attività produttiva volta alla produzione di beni alimentari, ma è anche un settore con funzioni paesaggistiche ed ambientali, capace di concorrere alla preservazione dei valori paesaggistici del territorio e dei livelli di biodiversità. La multifunzionalità dell’agricoltura, per esempio potrà accrescere le ricadute territoriali di questa attività produttiva, oltre che evitare l’abbandono dei terreni, foriero di pericolose derive speculative.
Obiettivo del Pug è quello di garantire una adeguata capacità ricettiva che valorizzi tutte le potenzialità del nostro territorio, mettendolo nelle condizionidi fornire tutti i servizi pubblici e privati in grado di favorire la sostenibilità ambientale dell’intensificarsi di tale fenomeno.
Per quanto detto si è pensato ad un piano capace di migliorare le connessioni e quindi superare il concetto di città monocentrica al fine di avviare lungimiranti pianificazioni in un’ottica di città policentrica, considerando il centro storico, la cinta umbertina, il moderno nucleo urbano abitato e tutto il territorio delle campagne, delle contrade come un organismo unitario costituito da parti distinte ma collegate tra loro da una fitta rete di rapporti di natura storica, economica, sociale e culturale: occorre una “visione complessiva” della città nella sua interezza e bellezza.
Inoltre per fronteggiare la crescente emergenza sociale/abitativa sono state previste nuove aree dedicate alla edilizia residenziale pubblica.
Obiettivo del nuovo PUG è quello di consegnare alle nuove generazioni una città inclusiva, moderna ed efficiente, sinergica e interconnessa capace di accogliere le sfide di sviluppo del nostro territorio.
IL SINDACO
Gianfranco Palmisano