MC DONALDS MARTINA FRANCA

In Corso Cavour, nel cuore del centro storico di Martina Franca, si trovano due realtà che stanno contribuendo a valorizzare la fusione tra tradizione sartoriale italiana e influenze etniche: l’atelier Afroschic e lo spazio espositivo Genius Loci Valle d’Itria. Entrambi sono il frutto della visione della designer Ida Chiatante, che ha scelto di combinare il Made in Italy con l’utilizzo di tessuti africani e di offrire una vetrina per l’artigianato locale.

Afroschic, brand che nasce dall’esperienza di Ida Chiatante, punta a una moda che integri le radici culturali diverse, valorizzando tessuti etnici in chiave contemporanea. I capi, realizzati in laboratori artigianali della Valle d’Itria, riflettono una ricerca costante per coniugare estetica e sostenibilità.

Lo spazio Genius Loci Valle d’Itria, situato al numero 21 di Via Cavour, nei locali di un’antica farmacia, si propone come un punto d’incontro tra moda e artigianato, ospitando una selezione di opere di artigiani locali, dagli artigiani della ceramica fino ai maestri della lavorazione del legno. Questo spazio mira a promuovere l’eccellenza artigianale pugliese, offrendo una vetrina sia per giovani talenti che per artisti affermati.

“Abbiamo voluto creare uno spazio dove l’integrazione culturale e la valorizzazione delle competenze locali potessero incontrarsi”, spiega Ida Chiatante. La stilista racconta che il progetto nasce dalla sua esperienza collaborativa con ONG impegnate nel sociale, e dall’intento di dar vita a una moda che rappresenti un dialogo tra culture e saperi.

In occasione della fine della stagione estiva, Afroschic ha lanciato una serie di iniziative mirate a coinvolgere il pubblico, proseguendo nella sua missione di fusione tra artigianato e moda, mantenendo sempre l’attenzione sulla sostenibilità e sulla qualità delle materie prime.

Il connubio tra Afroschic e Genius Loci rappresenta un esempio di come la moda possa fungere da ponte tra mondi differenti, portando innovazione pur mantenendo un profondo legame con il territorio.

Luciana Convertini

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